LA MIA PASSIONE
DEFINIZIONE DI TUNING
Con il termine tuning si intende la modifica di un veicolo rispetto agli standard della produzione di serie al fine di migliorarne o incrementarne le prestazioni, la guidabilità o l'estetica.

Il tuning si può anche definire "l'arte" di modificare il proprio mezzo di trasporto (auto, moto, scooter, bicicletta), più o meno legalmente, con l'intento di personalizzarlo e di renderlo speciale o unico rispetto a tutti gli altri. Le modifiche possono riguardare l'estetica, la meccanica, e dove è possibile (nelle auto) l'audio; possono dividersi in diversi livelli a seconda della profondità degli interventi.
Prima di cominciare a parlare del tuning vero e proprio, è bene dare un'occhiata al codice della strada, attualmente in vigore, in cui si trovano alcuni articoli che regolamentano l'arte del tuning. E' infatti buona norma essere informati su cosa è legale o meno, visto che in questo campo la linea che divide la legalità dall'illegalità è molto sottile. Si citano qui alcuni articoli interessanti del codice della strada, che può essere utile ricordare e/o stampare nel caso si incontrassero pubblici ufficiali poco comprensivi riguardo il tuning.

Articolo 75:

Accertamento dei requisiti di idoneità alla circolazione e omologazione.

1. I ciclomotori, i motoveicoli, gli autoveicoli, i filoveicoli e i rimorchi, per essere ammessi alla circolazione, sono soggetti all'accertamento dei dati di identificazione e della loro corrispondenza alle prescrizioni tecniche ed alle caratteristiche costruttive e funzionali previste dalle norme del presente codice. Per i ciclomotori costituiti da un normale velocipede e da un motore ausiliario di cilindrata fino a 50 cc, tale accertamento è limitato al solo motore.
2. L'accertamento di cui al comma 1 ha luogo mediante visita e prova da parte dei competenti uffici del D.T.T. con modalità stabilite con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Con lo stesso decreto è indicata la documentazione che l'interessato deve esibire a corredo della domanda di accertamento.
3. I veicoli indicati nel comma 1, i loro componenti o entità tecniche, prodotti in serie, sono soggetti all'omologazione del tipo; questa ha luogo a seguito dell'accertamento di cui ai commi 1 e 2, effettuata su un prototipo, secondo le modalità stabilite con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Con lo stesso decreto è indicata la documentazione che l'interessato deve esibire a corredo della domanda di omologazione.
4. I veicoli di tipo omologato da adibire a servizio di noleggio con conducente per trasporto di persone di cui all'art. 85 o a servizio di piazza, di cui all'art. 86, o a servizio di linea per trasporto di persone di cui all'articolo 87, sono soggetti all'accertamento di cui al comma 2.
5. Fatti salvi gli accordi internazionali, l'omologazione, totale o parziale, rilasciata da uno Stato estero, può essere riconosciuta in Italia a condizione di reciprocità.
6. L'omologazione può essere rilasciata anche a veicoli privi di carrozzeria. Il successivo accertamento sul veicolo carrozzato ha luogo con le modalità previste nel comma 2.
7. Sono fatte salve le competenze del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e della tutela del territorio e della tutela del territorio.
Articolo 76:

Certificato di approvazione, certificato di origine e dichiarazione di conformità.

1. L'ufficio competente del D.T.T. che ha proceduto con esito favorevole all'accertamento di cui all'art. 75, comma 2, rilascia al costruttore del veicolo il certificato di approvazione.
2. Alla richiesta di accertamento deve essere unito il certificato di origine del veicolo, rilasciato dal medesimo costruttore. Quando si tratta di veicoli di tipo omologato in uno Stato membro delle Comunità europee che, a termine dell'art. 75, comma 4, sono soggetti all'accertamento dei requisiti di idoneità alla circolazione, il certificato di origine è sostituito dalla dichiarazione di conformità di cui al comma 6.
3. Il rilascio del certificato di approvazione è sospeso per i necessari accertamenti qualora emergano elementi che facciano presumere che il veicolo o parte di esso siano di illecita provenienza.
4. Nel regolamento sono stabilite le caratteristiche e il contenuto del certificato di approvazione e del certificato di origine.
5. Il D.T.T., visto l'esito favorevole dell'accertamento sul prototipo di cui all'art. 75, comma 3, rilascia al costruttore il certificato di omologazione ed il certificato che contiene la descrizione degli elementi che caratterizzano il veicolo.
6. Per ciascun veicolo costruito conformemente al tipo omologato, il costruttore rilascia all'acquirente la dichiarazione di conformità. Tale dichiarazione, redatta sul modello approvato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per i veicoli di tipo omologato in Italia in base ad omologazione nazionale, attesta che il veicolo è conforme al tipo omologato. Di tale dichiarazione il costruttore assume la piena responsabilità ad ogni effetto di legge. Il costruttore deve tenere una registrazione progressiva delle dichiarazioni di conformità rilasciate.
7. Nel caso di veicoli allestiti o trasformati da costruttori diversi da quello che ha costruito l'autotelaio, ogni costruttore rilascia, per la parte di propria competenza, la certificazione di origine che deve essere accompagnata dalla dichiarazione di conformità, o dal certificato di origine relativi all'autotelaio. Nel caso di omologazione in più fasi, le relative certificazioni sono costituite dalle dichiarazioni di conformità. I criteri e le modalità operative per le suddette omologazioni sono stabilite dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con proprio decreto. 8. Chiunque rilascia la dichiarazione di conformità di cui ai commi 6 e 7 per veicoli non conformi al tipo omologato è soggetto, ove il fatto non costituisca reato, alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da €742,00 a €2.970,00.
Articolo 77:

Controlli di conformità al tipo omologato.

1. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha facoltà di procedere, in qualsiasi momento, all'accertamento della conformità al tipo omologato dei veicoli a motore, dei rimorchi e dei dispositivi per i quali sia stata rilasciata la relativa dichiarazione di conformità. Ha facoltà, inoltre, di sospendere l'efficacia della omologazione dei veicoli e dei dispositivi o di revocare l'omologazione stessa qualora dai suddetti accertamenti di controllo risulti il mancato rispetto della conformità al tipo omologato.
2. Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentiti i Ministeri interessati, sono stabiliti i criteri e le modalità per gli accertamenti e gli eventuali prelievi di veicoli e dispositivi. I relativi oneri sono a carico del titolare dell'omologazione.
3. Chiunque produce o mette in commercio un veicolo non conforme al tipo omologato è soggetto, se il fatto non costituisce reato, alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da €742,00 a €2.970,00.
4. Sono fatte salve le competenze del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e della tutela del territorio e della tutela del territorio.
Articolo 78:

Modifiche delle caratteristiche costruttive dei veicoli in circolazione e aggiornamento della carta di circolazione.

1. I veicoli a motore ed i loro rimorchi devono essere sottoposti a visita e prova presso i competenti uffici del D.T.T. quando siano apportate una o più modifiche alle caratteristiche costruttive o funzionali, ovvero ai dispositivi d'equipaggiamento indicati negli articoli 71 e 72, oppure sia stato sostituito o modificato il telaio. Entro sessanta giorni dall'approvazione delle modifiche, gli uffici del D.T.T. ne danno comunicazione ai competenti uffici del P.R.A. solo ai fini dei conseguenti adeguamenti fiscali.
2. Nel regolamento sono stabiliti le caratteristiche costruttive e funzionali, nonché i dispositivi di equipaggiamento che possono essere modificati solo previa presentazione della documentazione prescritta dal regolamento medesimo. Sono stabilite, altresì, le modalità per gli accertamenti e l'aggiornamento della carta di circolazione.
3. Chiunque circola con un veicolo al quale siano state apportate modifiche alle caratteristiche indicate nel certificato di omologazione o di approvazione e nella carta di circolazione, oppure con il telaio modificato e che non risulti abbia sostenuto, con esito favorevole, le prescritte visita e prova, ovvero circola con un veicolo al quale sia stato sostituito il telaio in tutto o in parte e che non risulti abbia sostenuto con esito favorevole le prescritte visita e prova, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da €370,00 a €1.485,00.
4. Le violazioni suddette importano la sanzione amministrativa accessoria del ritiro della carta di circolazione, secondo le norme del capo I, sezione II, del titolo VI.

In generale [modifica]
Una Audi TT modificataLe radici del moderno tuning si possono trovare nelle pratiche in uso negli anni '60 con le Hot-Rod, le T-bucket e le Lowrider per restare nel campo delle quattro ruote o, in campo motociclistico, nei Chopper

Le modifiche più soft e legali sono per esempio le aerografie sulla carrozzeria delle auto o sulle carene delle moto e degli scooter, l'aggiunta di alettoni e di vetri colorati, le minigonne (componenti estetici che vengono fissati lateralmente all'auto e che coprono la fascia bassa laterale, sono fissate ai passaruota e al profilo basso battitacco sotto la portiera; hanno una funzione estetica e/o aerodinamica) e i paraurti ribassati. Mentre negli scooter nelle moto e nelle bici si ricorre raramente a pezzi di questo genere poiché poco reperibili.

Le luci esterne possono essere modificate purché i gruppi ottici e relative lampadine alternativi siano omologati. Sempre per quanto riguarda l'illuminazione esterna, possono essere aggiunti neon o led in serie sotto il pianale per illuminare la strada al di sotto del veicolo, conferendo al veicolo un aspetto appariscente che può essere affascinante (questa modifica è tuttavia legale a patto che i neon, o led, vengano tenuti spenti durante la marcia ordinaria su strada). Anche le luci interne delle auto possono essere modificate, sostituendo per esempio le classiche lampadine con led, oppure ampliando la luminosità interna con l'aggiunta di lampadine, led o neon interni supplementari. Altre modifiche, di tipo meccanico, possono riguardare i collettori e i filtri dell'aria, o i terminali e centrali di scarico, o i cerchi, o l'assetto dell'auto, mentre negli scooter e nelle moto si arriva a cambiare completamente il motore

Personalizzazione di una VW Golf.Altre modifiche possono essere l'installare cerchi e/o pneumatici più grandi di quelli per cui il veicolo è stato progettato, oppure la sovralimentazione del motore, che può essere meccanica o chimica. Quella chimica viene generalmente attuata tramite protossido di azoto, ma è pericolosa e illegale; quella meccanica, che utilizza vari tipi di compressori (nel caso di veicolo con motore 4 tempi). Anche se attualmente molte auto vengono prodotte di serie già con uno o più turbocompressori l'aggiunta o la modifica di essi se incrementa la potenza del motore è illegale anch'essa.

In gruppi ristretti di appassionati, il tuning viene talvolta travisato e considerato come indice di corse clandestine, sfide estreme e aggressività; idee simili sono entrate nell'immaginario collettivo tramite, per esempio, lungometraggi come The Fast and the Furious. In realtà, come in tutti i gruppi di appassionati, l'approccio dei singoli può cambiare, per cui ci sono alcuni isolati tuner (praticante di tuning) che sconfinano nell'illegalità e nella pericolosità e ci sono quelli che rimangono nell'ambito della legalità, non partecipano a corse clandestine, non fanno dell'infrangere le regole della strada il centro della loro passione. Alcune modifiche poi, oltre a rendere il veicolo semplicemente più bello, possono aumentarne la sicurezza e diminuirne l'inquinamento.

Vediamo ora un approfondimento delle tre principali categorie di tuning.


Tuning estetico [modifica]
Per tuning estetico si intende l'elaborazione della vettura dal punto di vista esclusivamente estetico. In realtà esistono due grossi sottoinsiemi del tuning estetico: il tuning estetico vero e proprio e il tuning estetico degli interni.


Tuning estetico degli esterni [modifica]
Una Volkswagen Golf modificata esteticamenteIl tuning estetico degli esterni è quello volto a modificare la parte esterna del veicolo (lamierati, appendici supplementari in vetroresina, cristalli, fari, luci varie e terminale di scarico). Le modifiche effettuabili sono molteplici e possono essere effettuate, come già detto all'inizio, su vari livelli, a seconda della profondità degli interventi stessi. Le più tipiche tra queste modifiche sono la riverniciatura del veicolo in colori sgargianti o comunque particolari, le prese aria sul cofano motore dell'auto o sulle carene di una moto, gli specchietti dal profilo particolare o l'eliminazione di essi nel caso degli scooter,le pellicole oscuranti per i vetri delle auto, le aerografie, i kit di adesivi, i kit di paraurti, i fari anteriori e/o posteriori, i terminali di scarico, i kit di neon o led sottoscocca e gli allargamenti dei passaruota, l'oscuramento delle frecce (illegale), il cambiamento di posizione del targhino degli scooter(illegale), la sella tappezzata con tessuti particolari e l'utilizzo delle copripedane dello scooter in alluminio mandorlato. Anche i cerchi in lega dal design alternativo, e spesso maggiorati, contribuiscono ad una efficace personalizzazione estetica di un'auto, molto belli ma poco diffusi sono i rotori: dei copricerchi che girano sempre. Una modifica tecnico-estetica che sta prendendo piede negli ultimi tempi è quella relativa agli ammortizzatori pneumatici, grazie ai quali un auto può essere alzata o abbassata notevolmente da terra, sia globalmente, sia su uno dei due assi o su uno dei due lati. Un'altra modifica in voga negli ultimi tempi è quella delle cosiddette "lambo-doors" (nota anche come "vertical-doors"), ossia un kit che consente l'apertura verticale delle portiere, come sulle vetture della Lamborghini, da cui la modifica prende il nome.


Tuning estetico degli interni [modifica]
Esempio di tuning internoL'altro sottoinsieme del tuning estetico è quello del tuning interno, cioè volto alla personalizzazione più o meno significativa degli interni della vettura. Modifiche tipiche di questo ramo del tuning sono quelle volte alla sostituzione delle seguenti componenti: volante (non è sempre legale, dipende da alcune caratteristiche del volante originale e da altre caratteristiche del volante nuovo), pomello cambio, pedaliere, leva freno a mano, sedili, rivestimento sedili e luci interne. Vi può essere inoltre l'aggiunta di nuove luci, di strumentazioni aggiuntive e nuovi pannelli comandi. Andando sul pesante, vi può essere anche la riverniciatura e persino l'aerografatura della plancia e del cruscotto. Altre modifiche tipiche sono la risagomatura delle casse audio, facendo sì che nei vani dedicati possano essere ospitati altoparlanti di dimensioni maggiori o anche in numero maggiore rispetto alle casse audio originarie. Se ben fatto, questo tipo di tuning può essere molto d'effetto, anche più del tuning estetico esterno.


Tuning meccanico [modifica]
Il propulsore modificato di una Saab.In genere è il tipo di tuning più frequentemente illegale, poiché sovente gli interventi di questo tipo è in contrasto con le leggi del Codice della strada. Esiste comunque un'ampia produzione di prodotti omologati per i più vari interventi di modifica. Gli interventi più soft e legali sono quelli destinati alla sostituzione dello scarico originale con componenti omologati CE (per esempio uno scarico sportivo oppure un silenziatore ad espansione nel caso dei mezzi con motore 2 tempi). Altre modifiche, quali la rimappatura della centralina, la sostituzione del filtro dell'aria, la sostituzione del carburatore, il montaggio di un motore più grande, la sostituzione della trasmissione, la riprofilatura dell'asse a camme, la lavorazione della testata, e così via, fino all'adozione di sovralimentazioni (tramite turbocompressori, compressori volumetrici o impianti al protossido d'azoto) sono in genere illegali.

Il tuning meccanico non riguarda solo il motore, ma anche i cosiddetti organi di sospensione: ad esempio con l'adozione di molle ribassate, modifica assimilabile anche al tuning estetico, oppure un assetto ribassato completo, ossia composto da molle e/o barre ed ammortizzatori (normalmente tollerato dalle Forze dell'Ordine purché non sia esageratamente basso). Tali modifiche riguardano anche l'irrigidimento della sospensione attraverso l'uso di ammortizzatori sportivi, talvolta anche regolabili, barre anti-rollio maggiorate, silent-block più rigidi, barre di rinforzo al telaio, cosi come l'utilizzo di distanziali che modificano le dimensioni della carreggiata originale dell'auto. Sempre correlato al lavoro della sopensione altre variabili che abitualmente si modificano sono la modifica della sterzo (della sua risposta), l'utilizzo di cerchi maggiorati e/o di pneumatici sportivi ribassati. Il tuning alle sospensioni e ai suoi organi ha l'effetto di dare all'auto di serie una caratteristica sportiva per quanto riguarda la risposta dinamica della stessa su strada, in modo tale che la vettura sia pronta e reattiva ai comandi del volante, abbia un'elevata tenuta di strada e stabilità con la riduzione del rollio e del beccheggio, per cui una migliore precisione di guida, e di dare la sensazione, se non la certezza, al pilota di poter far compiere al veicolo la traiettoria voluta. I contro alle modifiche alle sospensioni, se molto irrigidite, possono essere una riduzione del comfort e una reattività maggiore della vettura che può essere non da tutti gestibile in determinate situazioni ambientali e dell'asfalto (pioggia, neve, ghiaccio, viscido, detriti...).

Nelle moto e negli scooter si possono cambiare le forcelle, forcelloni ed ammortizzatori, si possono sostituire i dischi freno con altri più performanti o maggiorati (modifica in genere contestata); vi è poi l'adozione dei cosiddetti distanziali ruota per allargare la carreggiata e migliorare le doti di tenuta di strada (modifica tradizionalmente contestata, specie se troppo appariscente) oppure, in casi estremi, vi è la modifica del cambio con uno più adatto alle proprie esigenze (modifica questa di elevata complessità e difficilmente contestabile perché quasi impossibile da rilevare).

Per modificare motori turbodiesel al momento si possono montare delle centraline aggiuntive, che ottimizzano l'erogazione del motore incrementando i cv e riducento i consumi, con pochi soldi e senza danneggiare il motore mantenendo anche la garanzia della casa.

Un tipo di tuning che sta prendendo molto piede è quello dell' iniezione d'acqua nella camera di scoppio, al duplice scopo di aumentare la potenza e diminuire i consumi rendendo più razionale il funzionamento fisico dei motori a combustione interna.


Tuning audio [modifica]
Il baule di una vettura per gare di car-audio.È il tipo di tuning praticato dai cultori del car audio, ossia delle prestazioni dell'impianto audio della vettura. Le modifiche più classiche sono l'adozione di uno o più amplificatori, altoparlanti dedicati alle varie frequenze (tweeter, midrange, woofer e subwoofer), una sorgente autoradio di qualità ed un crossover in grado di separare le varie frequenze sonore e destinarle ai vari altoparlanti. A livelli di preparazione alti e medio-alti, oltre che un impianto stereo dalle prestazioni magistrali, si ha una completa trasformazione del baule, che diventa uno spettacolo per gli occhi, oltre che per le orecchie, grazie a rivestimenti, aerografie su casse sagomate in vetroresina, neon, led, luci stroboscopiche. Negli ultimi anni ha preso piede anche l'utilizzo di sorgenti dotate di lettore DVD incorporato, e ancor più recentemente l'utilizzo di schermi supplementari situati anche nel baule o in altre zone dell'auto, come per esempio dietro i poggiatesta o al posto della plafoniera d'illuminazione dell'abitacolo.


Raduni ed altre manifestazioni [modifica]
Un esempio di hard tuning su una Peugeot 106In diverse città o paesi italiani hanno luogo raduni più o meno grandi e più o meno noti. Si presentano a questi appuntamenti decine di auto, in quelli più grandi anche centinaia, da quelle modificate in maniera più leggera a quelle con interventi massicci; si riversano in aree prestabilite, ad esempio in piazze o zone fieristiche, provenendo spesso anche da molto lontano.

L'evento più importante in Italia è il "My Special Car" che si tiene ogni anno alla fiera di Rimini nel periodo di fine marzo - inizio aprile.

Questi raduni spesso sono delle vere e proprie competizioni nelle quali le auto, suddivise per categorie a seconda del livello di "preparazione", vengono passate in rassegna da una giuria che le valuta, stabilendo una graduatoria. Alla fine della giornata vengono assegnati premi alle auto ritenute migliori.

Un raduno si può definire completo se annovera vetture modificate in settori quali: Estetica, Interni, Ascolto, SPL e Tuning motoristico.


Ritrovi settimanali [modifica]
Un giorno alla settimana gli appassionati di una città o paese si ritrovano in un luogo prefissato per incontrarsi e condividere la passione del tuning. Rispetto ai veri e propri raduni, questi ritrovi coinvolgono generalmente un numero di veicoli ben più esiguo, inoltre non sono quasi mai competitivi e non vi sono premi in palio. In alcune città questi raduni sono anche autorizzati dal municipio e dalle forze dell'ordine.


Le categorie di tuning nei Raduni [modifica]
Le categorie più frequentemente utilizzate ai raduni per suddividere le auto sono:

soft tuning: in genere appartengono a questa categoria auto con modifiche abbastanza evidenti, ma non marcate, che valorizzano alcuni tratti della vettura, senza renderla aggressiva all'occhio. Spesso si tratta di auto equipaggiate con minigonne, paraurti leggermente modificati, o con flap aerodinamici, un alettone, cerchi in lega, assetto e a volte una presa d'aria sul cofano.
hard tuning: modifiche molto più decise, comprendenti, oltre a molte di quelle previste per il soft tuning, anche altre come cerchi maggiorati, assetto e parti delle sospensioni marcatamente sportivi, kit di paraurti e minigonne, riverniciatura carrozzeria, aerografie o kit adesivi a scopo decorativo, kit fari anteriori e/o posteriori e così via.
extreme tuning: detta anche categoria "no limits", è la categoria più estrema, che comprende modifiche come l'allargamento dei parafanghi,l'adozione di vertical doors e/o di sospensioni pneumatiche, cerchi enormi, ecc.
Un esempio di Rally-Style tuning su un'Opel Astra GImmagine:Ibizatuning.jpg Esempio di Hard Tuning EsternoOvviamente c'è molta flessibilità nei criteri con cui un'auto viene assegnata all'una o all'altra categoria, può succedere che un'auto non abbia qualcuna delle modifiche sopra citate, ma ne abbia altre. Negli ultimi tempi, visto il diversificarsi delle possibilità di personalizzare un'auto e visto il crescente numero di appassionati, si sta iniziando ad utilizzare altre due categorie, il medium tuning, che sta tra il soft e l'hard tuning, e l' Entry tuning, che sta sotto il soft e comprende auto con modifiche minime. Inoltre, una categoria che si usa, seppur non molto spesso, è la categoria Rally style, dedicata a quelle vetture che propongono una livrea rallystica, a volte ispirata dalla fantasia del proprietario, altre volte vere e proprie repliche di livree rallystiche esistenti.

Moto e scooter: Le moto e gli scooter non sono suddivisi in categorie nelle gare

Valutazione degli interni [modifica]
Di una vettura che partecipa in Interni, vengono valutate le modifiche apportate all'abitacolo. Vengono presi quindi in considerazione i sedili, il volante, il pomello del cambio, la leva del freno a mano, le modifiche alla plancia, i rivestimenti dei sedili, la presenza o meno di strumentazione aggiuntiva, ecc... Questa suddivisione può essere a sua volta suddivisa in Interni Soft, con poche modifiche mirate, spesso senza inserti artigianali (ma non sempre è così, dipende molto dall'auto che ci si trova di fronte) e Interni Hard, con interventi massicci, che spesso richiedono una rivisitazione artigianale di alcune parti da parte di un carrozziere esperto. A volte, anche se raramente, capita di trovare anche la suddivisione in Interni Extreme, con interventi che si spingono ancora più in là.


Valutazione dell'ascolto [modifica]
A questo tipo di competizione partecipano le vetture dotate di un impianto audio dedicato alla purezza sonora e installato a regola d'arte. Qui vengono valutate non solo le qualità sonore dell'impianto audio, ma anche la corretta installazione, la sicurezza dell'impianto (che non vi siano per esempio rischi di corto circuito o di sovraccarichi di energia). Viene spesso valutata anche l'estetica del baule e degli interni dal punto di vista dell'impianto, per esempio i vani per gli altoparlanti, l'alloggiamento dell'autoradio, la presenza o meno di un DVD o di altri schermi supplementari.


Valutazione dell'ascolto tipo "SPL" [modifica]
Questo è un altro tipo di competizione audio cui partecipano le vetture con impianti stereo votati al conseguimento della massima pressione sonora. Un sensore viene introdotto nell'abitacolo e posizionato sul lato destro del cristallo anteriore, mentre l'impianto della vettura riproduce al massimo regime consentito dall'amplificazione una traccia SPL prestabilita, cioè una sequenza continua di per alcuni secondi di frequenze basse. Il sensore rileva così il grado di pressione sonora, misurato in dB (decibel). Questa specilità è divisa in svariate categorie a partire dal diametro del subwoofer alla potenza di quest'ultimo.


Valutazione del tuning motoristico [modifica]
A questa categoria partecipano i veicoli preparati meccanicamente: vengono valutati, oltre al grafico di rullata della potenza e della coppia max del motore del veicolo, anche l'efficacia degli interventi effettuati, nonché spesso anche il vano motore delle auto dal punto di vista estetico (anche se spesso quest'ultimo aspetto viene valutato a parte).


Lo spirito del tuning [modifica]
A dispetto delle varie manifestazioni, competizioni e ritrovi di vario genere, lo spirito fondamentale di un raduno di appassionati di tuning non è quello di creare un veicolo modificato a tal punto da spadroneggiare nei raduni, vincere coppe oppure acquisire una certa notorietà: al contrario lo spirito del tuning è quello di dare sfogo alla propria creatività e fantasia nel modificare un veicolo e, cosa non meno importante, apprendendo come modificare il proprio mezzo di trasporto senza violare le normative vigenti. Il tuning può anche diventare una vera e propria forma di arte.

Il tuning motoristico, quello meno visibile, è molto più esposto ad essere ostacolato da leggi e normative in quanto il gruppo motopropulsore è soggetto a precise e severe restrizioni di tipo ambientale che vietano assolutamente la modifica dei suoi parametri operativi. Da ciò consegue che colui che apporta modifiche al motore del proprio veicolo ha molti problemi a coltivare la propria passione in quanto questa pratica è spesso illegale.

Nei raduni un mezzo può essere giudicato più o meno bello ma anche se un veicolo non viene premiato, ciò non sta a significare che questo non possa essere considerato un buon esempio di tuning.


Il tuning e la società [modifica]
Al giorno d'oggi il tuning è diventato un fenomeno di costume: c'è chi lo fa per passione, chi per moda e chi per mero profitto.

Solo in Italia vi sono moltissimi club dedicati al tuning e molti di questi, sia quelli piccoli che quelli con molti soci, organizzano raduni per attirare appassionati e curiosi. Sono nate nel tempo diverse testate giornalistiche dedicate a questo fenomeno nonché molti esercizi commerciali dedicati alla componentistica di tuning automobilistico che spesso diventano veri e propri punti di riferimento per gli appassionati del fenomeno. Sono sorte anche un gran numero di autocarrozzerie specializzate presso le quali gli utenti possono rivolgersi al fine di personalizzare la propria vettura. Allo stesso modo svariate officine "normali" si sono specializzate in elaborazioni motoristiche per venire incontro alle esigenze di questo nuovo tipo di clientela. I lavori da effettuare ai veicoli sono spesso onerosi e questo ha prodotto un giro d'affari elevato.

D'altro canto parte delle persone appassionate di tuning interpretano questa passione o hobby in maniera distorta, contravvenendo (spesso consapevolmente) alla normative del codice della strada; un esempio consiste nell'apportare modifiche di tipo meccanico al fine di rendere il gruppo motopropulsore più performante onde poi organizzare delle vere e proprie "gare clandestine" su strade pubbliche invece dei circuiti privati. Questi fenomeni di contravvenzione alle regole pongono in cattiva luce chi si occupa di tuning rispettando le normative.

Spesso le Forze dell'Ordine si recano presso questi raduni di autovetture modificate attraverso il tuning e non di rado contravvenzionano i rispettivi proprietari in quanto circolanti con accessori non omologati per le strade pubbliche.

A volte i media enfatizzano eccessivamente i comportamenti distorti di una minoranza finendo inevitabilmente per danneggiare l'immagine dell'intero mondo del tuning.

Lo Stato Italiano, dal canto suo, spesso non è in grado di prestare attenzione alla richiesta da parte degli appassionati di formulare leggi e normative precise per regolamentare il tuning: ne consegue che spesso la cosa viene lasciata alla libera interpretazione dell'agente di turno che effettua il controllo sulle vetture modificate. In tal modo lo Stato ignora il giro di affari che potrebbe conseguire da una normativa meno restrittiva.